È certo che Borgo Stazione a Udine è un quartiere con alcuni problemi, ma non è l'inferno come da alcuni viene descritto.
Tra tutti i detrattori, mi fa più specie la categoria degli agenti immobiliari (eccetto qualche notevole eccezione). Alcuni tra questi agenti, quando vai a chiedere di una casa, ti ripetono che: "Borgo Stazione non va bene per viverci, perché ci sono gli immigrati". Dimostrando così di non conoscere l'ABC del marketing, che impone al venditore - che in teoria vuole vendere qualcosa - di assecondare in qualche modo il potenziale cliente e di fornirgli informazioni in linea con le sue idee, magari (chissà) tradendo un po' le proprie. Quindi, caro agente immobiliare, perchè mi dici che in via Roma ci sono gli stranieri? Ho io mica le sembianze di uno zotico sovranista?
Dicevo che Borgo Stazione non è certamente l'inferno udinese, così come molti pensano. Ha problemi sì, ma anche tante potenzialità, come tutti i contesti dove esplodono e si confondono le diversità (colori, sorrisi, gente che vive la strada, con le mille lingue parlate ecc.). È ovvio che i problemi di Borgo Stazione vanno affrontati e risolti, certo non con i ballettini securitari e liberticidi dell'assessore di riferimento, ma facendo leva proprio sui suoi punti di forza.
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| I mille volti di Udinecasbah |
Questa idea, secondo me, assieme a chissà quante altre, muove il progetto fotografico, ma non solo fotografico, Udinecasbah, avviato da bravi e meritori fotografi che quasi quotidianamente prima fanno e poi condividono sulla loro pagina le foto con i vari aspetti di questo quartiere, che si riflettono vicendevolmente nei volti di chi ci vive.
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| I love Via Roma |
Quindi consiglio ai miei amici di dare un bel mi piace alla pagina e seguirla regolarmente, e contribuire al progetto: basta anche condividere qualche foto di Borgo Stazione taggandola con l'hashtag #udinecasbah.
Che dire per concludere: I love Via Roma (la foto con questa scritta è mia, e si vede!)