16/05/19

Rifletto ad alta voce sulla mia futura espressione di voto per le Europee 2019


Come mi è naturale, non voterò per la destra, nè per la sua variante liberale nè per quella sovranista; essa propone una visione del mondo opposta alla mia e che, nella sua declinazione leghista-sovranista, è davvero un pericolo per la democrazia.
 

Non voterò per il Movimento 5 Stelle. Da quando è al governo, questo movimento avrà pur fatto qualcosa di buono, come tendenzialmente è cosa buona il reddito di cittadinanza, ma è alleato coi beceri
sovranisti ed è fortemente complice della loro affermazione.

 

Non voterò per il PD che, a livello nazionale, è l'altra faccia del sovranismo: io credo che oggi il populismo domini perchè ieri sono state licenziate dal Partito democratico leggi antipopolari come il Jobsact e la Buonascuola (e l'elenco continua ...).
Di più: se fosse passata la riforma renziana della Costituzione, oggi i sovranisti avrebbero avuto molto meno resistenza alle loro azioni da una Carta costituzionale così deformata e indebolita.


Andrea Bellavite, sindaco di Aiello e candidato alle Europee 2019

Il mio voto invece andrà alla Sinistra Europea, e non è una scelta residuale, ma convinta.
 

È il campo migliore per almeno tentare di avere un'Europa più giusta, democratica, verde e inclusiva. In particolare, sono orientato a dare una delle tre preferenze concesse ad Andrea Bellavite: un intellettuale onestissimo, ex parroco, attuale sindaco di Aiello, che tra le tante cose si è molto speso per l'accoglienza diffusa ed efficace dei migranti nel suo comune.