14/05/13

Il programma delle elezioni comunali (Udine 2013)



Cosa per me poco tempo fa inimmaginabile, sono stato candidato come indipendente nelle lista di Sinistra (Rifondazione ecc.) per le elezioni comunali di Udine. Per farmi conoscere e propormi come candidato al Consiglio comunale ho creato (meglio: abbiamo creato) il seguente breve programma contenente, molto sinteticamente, il mio (nostro) pensiero e le mie (nostre) idee sulla politica e la città. 




Antonio Sortino è candidato al Consiglio comunale di Udine con la lista “Sinistra” (Rifondazione – Comunisti Italiani) per Honsell sindaco. Si vota il 21 e 22 aprile. Antonio è sostenuto da un gruppo di amici e compagni della “sinistra plurale” udinese (Anna, Pietro, Paolo, Veronica, Gianfranco, Daniele …) dei quali in realtà è una sorta di portavoce. La scelta di un impegno politico collettivo è nata grazie ad una serie di riflessioni, discussioni e incontri a seguito della nascita del movimento Cambiare #si può. Di tale movimento il gruppo condivide, in linea di massima, i principi e i punti programmatici. Per aiutare Antonio Sortino puoi inoltrare questo documento ad amici e conoscenti e – naturalmente, - puoi anche votare per lui. Il testo che segue riporta i principali punti di interesse per il candidato ed i suoi amici.

Tutto ciò che fa bene va tutelato, mentre quel che fa male, inquina o abbrutisce va disincentivato o addirittura vietato. Questa è una regola semplice, non banale, che ha una grande generalità. Ad esempio: va incoraggiata la mobilità sostenibile e poco inquinante basata su biciclette e mezzi pubblici; mentre ai SUV, invasivi e devastanti, va limitato l’ingresso nei fragili centri storici. Oppure, vanno supportate le aziende che assumono dipendenti in maniera stabile e a tempo indeterminato a discapito di quelle che approfittano eccessivamente di contratti di lavoro precario, a progetto, interinale e così via.

Per disincentivare determinate azioni nocive verso la collettività può essere utilizzato, anche a livello comunale, il cosiddetto principio del “chi inquina paga”. Ovvero, chi inquina di più (perché ha automobili di grossa cilindrata, perché ha molte case, perché consuma più risorse, produce più rifiuti e così via) deve pagare in maniera progressiva più tasse, contributi o tariffe. Se poi i maggiori introiti vengono utilizzati dal Comune per finanziare scuole e asili, biblioteche, trasporto pubblico o per la tutela dei concittadini più deboli, ecco che si porranno le basi per una virtuosa e “di sinistra” redistribuzione dei redditi anche a livello comunale.

L’elenco che segue contiene alcuni punti inerenti a “beni comuni” degni di essere tutelati anche, anzi soprattutto, a livello comunale: il lavoro stabile, le biblioteche, le scuole, l’associazionismo ecc. Probabilmente l’elenco non è ancora completo: le tematiche inserite sono quelle legate ai nostri interessi di studio e lavoro ma ci sono anche tante altre cose da fare e, per tale motivo, vi chiediamo di comunicarci le vostre idee, consigli, critiche o commenti via mail a.sortino1978@gmail.com

Il lavoro che fa bene è quello stabile, quello precario invece rende il lavoratore fragile, vulnerabile e ricattabile. Si deve in ogni modo evitare che l’amministrazione comunale e le sue partecipate assumano nuovo personale tramite le cosiddette agenzie del lavoro interinale. Occorre imporre un “codice etico” alle aziende appaltatrici di opere pubbliche perché si avvalgano prioritariamente di personale assunto a tempo indeterminato.

Va sostenuta l’economia delle relazioni, basata sugli scambi diretti e la mutua fiducia tra consumatori e produttori locali, contadini o piccoli artigiani. Siamo per la continuazione dell’esperienza dei mercati contadini, per la filiera corta e gli orti urbani. Ogni quartiere deve poter disporre del suo centro commerciale diffuso, composto dalla rete di negozi e botteghe di prossimità.

Vogliamo aumentare la qualità della vita di chi studia e lavora nelle scuole udinesi. In particolare, abbiamo a cuore i minori più in difficoltà, portatori di disagi fisici o psichici: non possiamo lasciare sole le loro famiglie nello sforzo quotidiano! Va inoltre ampliata l’offerta di servizi educativi e sportivi per gli scolari, senza dimenticare i momenti di socialità, ricreativi e ludici. Va migliorato il sistema di trasporto casa - scuola e il servizio di mensa scolastica, prevedendo menù di prodotti locali, biologici e con pochi grassi animali.

Le biblioteche comunali sono un patrimonio preziosissimo di cultura, memoria storica e informazione; in particolare, le biblioteche udinesi sono il fiore all’occhiello della nostra città. Il sistema bibliotecario comunale va reso ancora più fruibile ed integrato, va ampliato l’orario di apertura al pubblico e la dotazione di libri, riviste, film e musica.

Siamo per sostenere con ogni mezzo la famiglia e tutte le unioni di coppia caratterizzate da relazioni di affetto stabili. Vogliamo un registro comunale per il riconoscimento delle unioni civili, un primo passo verso la parità di diritti tra famiglie e coppie stabili, indipendentemente dall’orientamento sessuale delle persone coinvolte.

Siamo riconoscenti ai nostri fratelli migranti che coi loro saperi e il loro lavoro ci permettono di crescere e cambiare assieme. Vanno sostenute, anche per questo motivo, tutte le iniziative di reciproca conoscenza, condivisione e socializzazione e le associazioni che le promuovono.

Vogliamo che Udine attragga sempre più turisti e viaggiatori, ma anche, più stabilmente, nuovi studenti e lavoratori. Vanno previste forme di aiuto agli studenti universitari, come ad esempio sconti per il trasporto urbano e per l’acquisto di biglietti per il cinema o il teatro. Il costo degli affitti degli immobili abitativi deve calare anche utilizzando al meglio le case vuote esistenti.

Le galere italiane, come ha scritto Ingroia, sono lo specchio crudele del nostro paese classista. A ciò va trovato rimedio! La precedente Amministrazione ha fatto un primo passo in tal senso promuovendo l’istituzione del Garante dei diritti dei detenuti. Noi ci impegneremo a sostenere sempre di più le organizzazioni di volontari, formatori, educatori e gli insegnanti del Centro Territoriale Permanente che quotidianamente rendono più umana la vita dei reclusi nella Casa Circondariale di via Spalato.

Infine, non ci stancheremo mai di dirlo e scriverlo: siamo antifascisti e antirazzisti. Crediamo che non tutte le idee vadano tollerate, alcune – quelle disumane, brutali e terribili propugnate da vecchi e nuovi fascisti, - devono essere bandite con ogni mezzo democratico e poste “al di fuori dalle mura” della nostra comunità.

Antonio, Pietro, Paolo, Veronica, Daniele, Gianfranco